I 10 segreti dell'apprendimento - Parte 2
I 10 segreti dell'apprendimento - Parte 2
Poter imparare nozioni e concetti in modo facile e rapido è il sogno degli studenti di ogni età. Aprire un libro con una concentrazione e lucidità che permettono di assimilarne il contenuto senza sforzo è un desiderio particolarmente sentito ora con l’inizio della scuola, ma anche in periodo di esami o durante un corso di formazione.
Questo, anche se sembra un obiettivo irraggiungibile, è possibile grazie a delle strategie che permettono di aumentare il focus e la memorizzazione. Sono dieci e le abbiamo raccolte qui per aiutarvi a navigare meglio lo studio; tuttavia, come accennato nella prima parte di questo articolo, la componente psicologica gioca un ruolo importante nell’apprendimento. Bisogna avere infatti un atteggiamento aperto verso il cambio (il tratto più grande dell’intelligenza), usando delle frasi positive nei propri confronti.
Il primo segreto è quindi quello di usare affermazioni positive ogni giorno per contrastare gli autosabotaggi. Si dovrebbero ripetere frasi simili a queste: “Mi piace/amo imparare cose nuove ed eccitanti”, “La capacità della mia mente di imparare e ricordare aumenta ogni giorno”, “Sono concentrato ogni volta che studio, niente attira la mia attenzione”, abbinandole ad una gestualità. Il “gesto di memoria” come, ad esempio, toccare la fronte o una parte del corpo aiuta infatti a memorizzare la frase. Il cervello registra qualsiasi cosa veda, il problema è la capacità di connetterla, ma se lo facciamo in maniera costante, questo aiuta.
Il secondo segreto è che più si legge e più si può leggere. Oltre a studiare il materiale assegnato, è fondamentale leggere ogni giorno per 15 minuti qualcosa di stimolante che piaccia per allenare la mente. L’apprendimento infatti è elastico — più si legge e più si migliora nella lettura, più si studia e più si migliora nello studio e più ci si allena a memorizzare e più la mente migliora. Per questo motivo, bisognerebbe leggere un testo di studio più di una volta, cerchiando o evidenziando le parti importanti per ritenere tutti i concetti chiave.
Nel caso degli audiolibri, leggere mentre si ascolta l’audio (a velocità 1.5 o 2, se si ha già letto il libro) è molto utile. Combinare l’ascolto alla lettura è una grande tecnica di memorizzazione, così come leggere ad alta voce. Leggere e ripetere a voce alta coinvolge l’udito (il vestibolo) e la vista, quindi usiamo più sensi.
E più sensi usiamo e più apprendiamo. Anche masticare un chewing gum, ad esempio, migliora l’apprendimento perché masticare aiuta a risvegliare la memoria. Prendere appunti coinvolge l’uso del tatto, il sistema propriocettivo e tutta la psicomotricità dell’apprendimento.
È stato dimostrato che è più facile ricordare in presenza dei medesimi suoni, profumi e gusti presenti durante il momento dello studio. Leggere quindi la versione cartacea del libro con l’odore dell’inchiostro, tenerlo in mano, sottolineando e prendendo appunti con la matita rimane una strategia top.
Il terzo segreto è quello di non leggere un libro, ma di usarlo, lasciando dei segni sulle pagine per ripercorrere il giorno dopo le cosa segnate. Alla fine di un capitolo è importante fare un riassunto, cercando di non memorizzare mai cosa dice l’autore, ma di fare proprio un concetto mettendolo in pratica. Si ha infatti la maestria di un argomento quando lo si mette in pratica nella vita e nel lavoro.
Il quarto segreto è associare dolore al non sapere, al non studiare e piacere all’apprendimento. Per questa ragione è importante studiare cose che piacciono, che stimolino la curiosità. Farsi un bel regalo alla fine del libro è un trucco per imparare ad associare il piacere o privarsi di qualcosa se non lo si è finito.
Il quinto segreto consiste nell’imparare il ritmo di studio. Qual è quello giusto?Statisticamente il ritmo giusto è 50 minuti di studio e 10 di riposo per poi ripetere. Durante il break, è importante far riposare gli occhi, guardando lontano, e fare stretching.
Il sesto segreto è il cono dell’apprendimento di Dale, secondo il quale il sistema più efficace per imparare é farlo in modo attivo, trasferendo le nozioni ad altri, immaginando ad esempio di presentare la materia di studio ai compagni di classe. La lettura, da sola, non basta; il modo migliore per imparare è insegnare e condividere il sapere perché ci costringe a riflettere, a distillare e a riassumere cosa sappiamo e ad affrontare quello che non sappiamo. Con questo tipo di coinvolgimento attivo, dopo due settimane tendiamo a ricordare il 90% di quello che diciamo e facciamo.
Il settimo segreto è di imparare dalla fonte, quando possibile. Più vicino si è al principio e più vicino si è alla verità, quindi, avere il docente faccia a faccia è il miglior modo per attingere dalla sua saggezza. I corsi online sono più importanti del libro perché quando c’è interscambio si impara meglio, ma il massimo è avere il one-to-one.
L’ottavo segreto è indossare panni diversi quando si studia, imparando da studente, relatore, professionista o imprenditore e facendosi domande da tutti i punti di vista. Se fossi il relatore come la spiegherei? Come la metterei in pratica?
Il nono segreto è lasciare che il nostro apprendimento ci porti all’azione in modo naturale, mettendolo in pratica. Lo scopo dell’apprendimento non è l’accumulo di conoscenze, ma la passione per certi argomenti. La padronanza è la capacità di eseguire senza l’uso di sforzo cosciente, non dovendo impiegare molta energia per produrre i risultati desiderati.
Il decimo segreto è avere una buona e curata alimentazione che comprenda frutta e verdura (i cui microalimenti sono vitamine e sostanze utili al cervello), pesce, mandorle, frutta secca, qualsiasi cosa che contenga omega 3 e grassi buoni. Consumare pasti leggeri includendo, se si desidera, integratori come fosforo, ginseng e ginkgo biloba. Avere una corretta idratazione è altrettanto importate per aiutare il cervello. E una giusta respirazione, usando il diaframma, è fondamentale per potenziare le onde cerebrali beta e gamma. In particolare, la respirazione 5-5-6, è utile per aprire il simpatico e accelerare la concentrazione e la memoria.
Infine, per poter apprendere meglio, l’impianto elettrico del nostro corpo deve funzionare, deve avere la giusta energia e la nostra nanotecnologia può aiutare il nostro organismo ad avere un livello energetico e metabolico ottimale. Taopatch®, attraverso l’emissione di lunghezze d’onda di luce terapeutica, può infatti stimolare la produzione di ATP nei mitocondri, energia che le cellule utilizzano per comunicare meglio tra di loro. Con più carburante, le cellule riescono a lavorare meglio, svolgendo le loro funzioni come dovrebbero. Si può ottenere, di conseguenza, un miglior metabolismo cellulare.
Tutti i nostri dispositivi medici nanotecnologici possono migliorare la memoria e concentrazione, ma il PLATINUM e il PRO sono i migliori, da questo punto di vista. Il FOCUS, grazie alle sue dimensioni, può coprire un’area più ampia consentendo di fare il protocollo a piramide, che resta una delle tecniche migliori di biohacking per l’apprendimento.
Abbiamo tutti più o meno un cervello dalla stesse dimensioni, quindi abbiamo tutti le potenzialità, è solo una questione di allenamento e di neuroplasticità. Con la nostra nanotecnologia possiamo usare la neuroplasticità a nostro vantaggio. Cosa aspetti a provarla?
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