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Tao Magazine

Conosci Virginia Troiani, nostra brand ambassador

Oggi siamo fieri di presentarvi Virginia Troiani, atleta di élite specializzata nella velocità e, in particolare, nei 400 metri. Parte integrante della Nazionale Assoluta da sei anni, la nostra brand ambassador è diventata, lo scorso 21 giugno, la seconda quattrocentista più veloce nella storia italiana. 

La sua carriera è costellata di successi, non solo individuali ma anche di squadra. Per anni, Virginia si è definita più una "staffettista" che una "quattrocentista", avendo ottenuto i suoi primi grandi risultati proprio nelle staffette 4x400. Insieme alle sorelle gemelle Alexandra e Serena e a Ilaria Burattin, ha conquistato numerosi titoli giovanili e assoluti tra il 2012 e il 2018, contribuendo a stabilire l’attuale Record Italiano Assoluto per club della specialità. 

A livello internazionale, ha brillato con una medaglia d’argento ai Campionati Europei Under 20, sempre nella 4x400m, stabilendo anche il record italiano di categoria. Più di recente, il suo contributo è stato fondamentale per la qualificazione delle staffette 4x400m femminile e mista ai prossimi Campionati del Mondo di Tokyo. In questa intervista, Virginia ci parla di sé, delle sue straordinarie vincite e del percorso che l’ha portata fin qui. 

Ciao Virginia, come ti sei avvicinata al mondo dell’atletica leggera, in particolare alla velocità? 

Mi sono avvicinata all'atletica nel più classico dei modi, ossia grazie ai Giochi della Gioventù organizzati dalle scuole medie. Però, da che mi ricordi, ho sempre avuto una passione per l'atletica ed in particolare per la corsa. Ricordo che da piccola, con i miei genitori e le mie sorelle, guardavo in tv le grandi manifestazioni come le Olimpiadi e di tutti gli sport ero affascinata solo dall'atletica. 

Mi ricordo ancora l'emozione e la gioia dei primi allenamenti, la pista di atletica sembrava un posto magico. I primi anni, ho fatto un po' di tutto, dalle campestri alle prove multiple. Poi, verso i 16 anni il mio allenatore Vittorio Ramaglia, ha deciso di farmi specializzare gradualmente sui 400, date le mie caratteristiche. Io non ero particolarmente veloce, né particolarmente resistente, c'è stato dietro un grossissimo e costante lavoro di costruzione e perfezionamento tecnico che prosegue tuttora dopo 17 anni! Quello che mi mancava in talento l'ho compensato con la dedizione, la voglia di fare fatica e la fiducia nel progetto portato avanti da Vittorio. 

Quali sono le principali difficoltà che affronti come velocista d’élite? 

Ora che sono una quattrocentista "d'élite" nel giro della Nazionale Assoluta ormai da 6 anni (il 21 giugno sono diventata la seconda quattrocentista più veloce nella storia italiana) la difficoltà più grande a cui devo far fronte è non essere un'atleta professionista. Quindi pur allenandomi e avendo necessità (fisioterapia, cure mediche, psicologo, nutrizionista, scarpe e abbigliamento tecnico) come un'atleta d'élite, devo un po' arrangiarmi per trovare un equilibrio. In tale contesto per me è fondamentale il supporto di professionisti e brand, come Taopatch®, che si sono messi a disposizione per supportarmi nel mio percorso. 

Cosa significa per te correre in una staffetta e come riesci a bilanciare la tua performance individuale con quella delle tue compagne per ottenere un successo di squadra? 

Nella mia carriera, fino a quest'anno, mi sono sempre considerata più "staffettista" che "quattrocentista”. Il mio primo titolo italiano sia giovanile, che assoluto è stato proprio nella staffetta 4x400 (da allieva con le mie gemelle Alexandra e Serena, più Camilla Colombo; da assoluta sempre con le mie gemelle e Ilaria Burattin), così come la prima medaglia internazionale con tanto di record italiano di categoria (argento ai Campionati Europei under 20 insieme a Mangione, Putti e Folorunso). 

Dal 2012 al 2018 abbiamo vinto tutti i titoli italiani di categoria (tranne uno) nella staffetta 4x400 e la squadra composta da Troianix3 + Burattin detiene ancora oggi il Record Italiano Assoluto per club della specialità. Anche le presenze in nazionale giovanile e assoluta sono state più come frazionista della staffetta che come individualista. 

Diciamo che, fino a quest'anno, in staffetta sono sempre riuscita a tirare fuori quel quid in più rispetto alla gara individuale, probabilmente perché la "forza" del team e la consapevolezza di condividere un gran risultato con le persone a cui voglio bene (in particolare quando corro con le mie sorelle) mi hanno sempre aiutato a subire di meno l'ansia della prestazione. 

Gli ottimi risultati di questo inizio di stagione come "quattrocentista" sono sicuramente anche frutto della sicurezza ottenuta dalle due frazioni corse a inizio maggio ai Mondiali di Staffette di Guanghzou, dove abbiamo qualificato la 4x400 donne e la 4x400 mista per i prossimi Campionati del Mondo, che si svolgeranno a Tokyo in settembre. Il bello della staffetta 4x400, secondo me, è che non devi trovare un equilibrio (rispetto alla 4x100 che è più tecnica), l'unica cosa che devi fare è dare il tuo 110%, sapendo di avere tre compagne sul campo che in quel momento non sono avversarie, ma tifano per te. 

Hai vinto molti titoli italiani ed internazionali: quale di questi ti ha emozionato di più? 

Il titolo che mi ha emozionato di più è stato il titolo italiano assoluto conseguito nel 2021 nella 4x400 -con Alexandra, Serena e Ilaria- con tanto di Record Italiano per club tolto ad una squadra forte come quella del Gruppo Sportivo Esercito. Era dal 2017 che provavamo a vincere il titolo con questa formazione, ma ogni volta la squadra dell'Esercito riusciva a beffarci. 

Quando a fine gara abbiamo visto sul cronometro il tempi di 3'31"16, battendo il vecchio Record Italiano dell'esercito di circa un secondo, è stata una soddisfazione enorme, io personalmente sono stata stordita dalla felicità per un paio di ore buone! 

Quando e come hai conosciuto Taopatch®? 

Ho conosciuto Taopatch® un paio di anni fa grazie al mio chiropratico, il Dott. Alessandro Maniero. Siccome ho da sempre problemi di disequilibrio a livello posturale, abbiamo deciso di intraprendere un percorso con Taopatch® proprio per un discorso di equilibrio fisico, energetico e mentale. Non essendo un'atleta professionista, per me è stato molto importante che il brand abbia deciso di supportarmi con una sponsorizzazione per permettermi di costruire e vivere al meglio questo percorso. 

In che modo Taopatch® sta influenzando positivamente i tuoi allenamenti e performance? 

I dispositivi hanno contribuito al salto di qualità fatto quest'anno; mi aiutano a sentirmi più compatta e bilanciata mentre corro, sento di avere un maggiore controllo del mio corpo, inoltre ho riscontrato una notevole riduzione di tutti quegli acciacchi e piccoli infortuni dovuti ai prolungati allenamenti ad alta intensità. 

Hai notato altri miglioramenti grazie a Taopatch®? 

Credo che i dispositivi mi abbiano aiutata anche sul piano mentale: fisico e mente sono strettamente correlati ed un maggior controllo su uno ha determinato anche un maggior controllo sull'altra. 

Quali consigli daresti a chi vuole iniziare a praticare sprint o atletica leggera? 

A chi vuole approcciarsi all'atletica, in particolare ai ragazzi o ai bambini, voglio dare un unico consiglio: provateci. Nell'atletica c'è spazio per tutti, ci sono tante discipline che richiedono capacità diverse, ognuno può scegliere quella per cui si è portarti, o anche quella che piace di più. L'atletica ti permette di conoscere le tue abilità, i tuoi limiti (e come superarli) e ti insegna ad ascoltare il tuo corpo e a dialogare con la tua mente. 

Non è uno sport facile, richiede impegno, fatica e dedizione, ma ogni singola goccia di sudore vale il divertimento e la gratificazione che ti fa provare. E poi, pur essendo uno sport individuale, ti permette di creare legami bellissimi e ti insegna ad essere una "gran" persona, prima che un "grande" atleta. Io dico sempre che l'atletica è lo sport individuale meno individuale che ci sia. 

Per chi si approccia a questo sport già più "grandicello" il consiglio che mi sento di dare è di avere la pazienza di "riscoprirsi" e di imparare a conoscersi, senza voler strafare per ottenere tutto subito. 

Secondo te, qual è il vero segreto per costruire una carriera sportiva di successo?

Secondo me il "segreto" per costruire una carriera soddisfacente (di successo o meno) è il mix di pazienza e dedizione. La fretta data dalla "fame" di risultati spesso porta a bruciare le tappe, a carichi eccessivi in giovane età, che diventano con il tempo difficili da sostenere sia mentalmente, sia fisicamente (per via degli infortuni), soprattutto se i risultati tardano ad arrivare o subiscono uno stallo. Io non ero una ragazzina particolarmente talentuosa, negli anni ne ho incontrate molte con più talento di me. 

La mia fortuna è stata trovare un allenatore che ha visto in me del potenziale a lungo termine e che non ha mai smesso di crederci (ci sono voluti 15 anni per passare da essere tra le prime 10 della mia categoria, alla prima della mia categoria e ora ad essere una delle più forti 400iste della storia italiana). La fiducia in Vittorio e la voglia di faticare hanno fatto il resto. Fondamentale è anche sapersi circondare di una rete di persone che credono in te e nel progetto e che abbiano piacere a supportarti. 

C’è un mito o un luogo comune sull’atletica che vorresti sfatare? 

Un mito dell'atletica che vorrei sfatare è che "se non sei un fenomeno da piccolo non sarai mai nessuno". Ogni atleta ha caratteristiche diverse e anche una storia diversa, ogni individuo è a sé e deve credere nel suo percorso. 

Consiglieresti l’utilizzo di Taopatch® ad altri atleti o colleghi professionisti?

Assolutamente sì; ho già riscontrato un certo interesse verso i dispositivi Taopatch® in diversi miei "colleghi" che mi hanno chiesto un feedback. A livello sportivo in Italia, per ora, i dispositivi sono più diffusi in sport più tecnici come la ginnastica artistica, tuttavia credo che possano dare un grande aiuto in tutte le diverse discipline dell'atletica, dalle più tecniche a quelle più di corsa, sia per una questione di riequilibrio energetico e mentale, sia per la prevenzione ed il trattamento di infortuni. 

Grazie, Virginia, vorresti aggiungere dell’altro? 

Ci tengo a ringraziare enormemente il Dr. Fontana, dandomi la possibilità di aggiungere un altro importante tassello per perfezionare la mia performance ed essere tra le migliori atlete della nazione. 

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