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Tao Magazine

Come ridurre l'affaticamento muscolare

Con le prime nevicate, un weekend in montagna diventa un piacere irrinunciabile specialmente per gli appassionati di sci. Tuttavia, sciare dopo un lungo periodo di inattività o fare sforzi molto intensi tra i paletti della pista può causare successivamente un indolenzimento muscolare, conosciuto anche come DOMS (acronimo di delayed onset muscle soreness, letteralmente, indolenzimenti muscolari a insorgenza ritardata). Questa sensazione di affaticamento muscolare è spesso associata erroneamente ad un accumulo eccessivo di acido lattico. In realtà, la comparsa dei sintomi dolorosi dei DOMS sarebbe legata ai seguenti fattori: microlesioni a livello muscolare, risposta infiammatoria a tali microtraumi, eccessive contrazioni e spasmi muscolari.

Il tipo, durata e intensità dell’esercizio determinano il grado di dolore ai muscoli che possono persistere, in alcuni casi, per diversi giorni. Gli esercizi eccentrici ed isometrici portano una sintomatologia più dolorosa. 

Negli esercizi eccentrici, come la corsa in discesa ad esempio, il muscolo si allunga sviluppando tensione per contrastare da un lato la caduta in avanti del corpo. Mentre negli esercizi isometrici (o “statici” come le flessioni, ad esempio) il muscolo si contrae senza allungarsi o accorciarsi. 

Nel caso dello sci, mentre sfreccia in discesa, lo sciatore mantiene nelle curve una posizione molto simile a quella dello squat. È uno sport completo perché coinvolge gli arti inferiori, superiori, potenziando la massa muscolare delle gambe, gli addominali e i glutei. Se non praticato con costanza, però, è inevitabile che si sollecitino gruppi muscolari che normalmente non si utilizzano. 

Fare sport dopo un lungo periodo di inattività è arduo per il nostro sistema nervoso centrale che non è in grado di coordinare perfettamente la contrazione muscolare durante movimenti a cui non si è abituati. In una persona non allenata, il muscolo che si allunga sviluppa una resistenza maggiore che viene vinta dal muscolo che si contrae.

Questo fenomeno causa microlesioni a livello muscolare che si verificano quando durante il movimento si allunga troppo il muscolo sottoponendo ad eccessive tensioni sia le fibre tendinee che quelle muscolari. L'insieme di questi microtraumi è, come anticipato prima, uno dei principali fattori dei sintomi dolorosi dei DOMS e dell’irrigidimento muscolare. 

Per evitare i dolori da affaticamento muscolare si possono però seguire le seguenti regole: 

  • Fare un buon riscaldamento con attività aerobiche (che includono movimenti ampi, simili o identiche al gesto atletico) per attivare progressivamente i muscoli, limitando così i microtraumi. 
  • Aumentare il carico di lavoro gradualmente per far adattare il fisico e fare un cool down (defaticamento) adeguato a fine allenamento. 
  • Rispettare i tempi di recupero tra le sessioni per dare al muscolo ancora affaticato l’opportunità di rigenerarsi ed evitare di accumulare più fattori di infiammazione.
  • Idratarsi sempre abbondantemente, reintegrando con acqua specialmente durante e a fine esercizio. 

I rimedi più impiegati per alleviare il dolore muscolare vanno dagli integratori naturali alle cure farmacologiche. Tuttavia, anche la terapia luminosa rossa può offrire non solo un sollievo per i dolori muscolari post-allenamento, ma anche prevenire l'affaticamento muscolare. Secondo alcune ricerche, il suo utilizzo permetterebbe di estendere la durata di un esercizio, migliorando la stabilità e la sicurezza delle articolazioni durante l’allenamento. 

La ricerca pubblicata (1) su Lasers in Medical Science nel 2009 ha infatti dimostrato che l'uso della terapia luminosa rossa prima dell’allenamento ha ridotto l'insorgenza dell'affaticamento muscolare. 

Uno studio del 2014 pubblicato (2) su Photomedicine and Laser Surgery ha mostrato che l'uso della luce rossa negli intervalli di riposo durante l'allenamento aumentava la resistenza all'affaticamento muscolare. 

Nel 2019, la ricerca sull'International Journal of Sports Physiology and Performance ha evidenziato (3) che la terapia luminosa rossa ha aumentato il tempo impiegato dai ciclisti competitivi prima di sentirsi esausti. 

Taopatch® SPORT, essendo un mini laser di terapia luminosa, può offrire benefici simili ma in maniera continuativa. Una ricerca (4) ha comprovato che, portando il dispositivo, l’atleta può attivare più fibre muscolari contemporaneamente, ottenendo un notevole risparmio energetico e una maggiore resistenza fisica. La ricerca ha dimostrato che le performance muscolari e l’equilibrio sono ottimali anche dopo un importante esercizio. Inoltre, si è visto come l’atleta con Taopatch®, dopo 4 ore di allenamento, sia meno stanco di quando ha iniziato rispetto ad un atleta senza dispositivi.

Asja Zenere, sciatrice alpina professionista, ha dichiarato “Quando lavoro sull’equilibrio ho un sacco di beneficio sulla pista da sci perché Taopatch® mi rimette in bolla. Uso i dispositivi particolarmente per alleviare il dolore perché altrimenti questo ginocchio non mi dà pace. E poi li uso nei punti dove mi permettono di recuperare e di riposare meglio, visto i tempi stretti tra una gara e l’altra”. 

Quindi, cosa aspetti? Per prevenire o mitigare l’affaticamento muscolare quest’inverno, prova Taopatch® e scia come un campione! 

Visita www.taopatch.com 

Comunicazione rivolta a operatori professionisti. 

(1) Effect of 830 nm low-level laser therapy in exercise-induced skeletal muscle fatigue in humans Ernesto Cesar Pinto Leal Junior et al. 

(2) Use of low-level laser therapy (808 nm) to muscle fatigue resistance: a randomized double-blind crossover trial Wouber Hérickson de Brito Vieira et al. 

 (3) Improvement of Performance and Reduction of Fatigue With Low-Level Laser Therapy in Competitive Cyclists Fábio J Lanferdini et al.

 (4) Effects of nanotechnology-based devices on postural control in healthy subjects Giovanna Malchiodi Albedi et al.

 Comunicazione rivolta ad operatori professionali.